Industrializzare nuovi prodotti
Avere garanzia di successo e tempi e costi certiModalità di intervento
L’intervento viene effettuato in cinque fasi: verifica della progettazione; verifica della capacità produttiva; verifica della profittabilità; validazione prototipale; avvio in produzione.
La verifica della progettazione garantisce l’attinenza con gli obiettivi funzionali del prodotto; la verifica di capacità produttiva garantisce l’adeguatezza dell’apparato produttivo; la verifica di profittabilità garantisce il margine previsto; la validazione prototipale garantisce l’affidabilità del processo; l’avvio in produzione garantisce la realizzazione dei volumi.
Verifica della progettazione
Verifica della progettazione
In questa fase viene analizzata la progettazione del prodotto e quella del processo. Il prodotto viene analizzato in base al metodo QFD (Quality Function Deployment), che consente di verificarne la rispondenza alla richiesta del cliente e del mercato, evidenziandone inoltre le caratteristiche critiche di successo. Il prodotto può essere assoggettato anche ad analisi FMEA (Failure Mode and Effect Analysis), allo scopo di evidenziare e correggere i difetti di progettazione. Il processo di fabbricazione, anche se ancora definito a livello prototipale, viene anch’esso analizzato tramite FMEA, allo scopo di evidenziare le fasi della fabbricazione che possono generare un difetto di prodotto. In questi termini, le analisi FMEA di prodotto e di processo sono utilizzate in modo complementare.
Verifica della capacità produttiva
Volumi contro capacità installata
In base alle previsioni di produzione e di vendita definite nel business plan, viene verificata la rispondenza della capacità produttiva installata in struttura. Nel caso generale, è sufficiente una analisi algebrica; nei casi più complessi, può essere eseguita una modellizzazione numerica del processo produttivo. A fronte di eventuali carenze di capacità produttiva che venissero evidenziate dall’analisi, vengono individuati i componenti addizionali da acquisire in impianto oppure gli adeguamenti tecnologici in upgrade da applicare ai macchinari. In determinate condizioni, può essere eseguita una ricerca di terze parti disposte ad assorbire la capacità produttiva in regime di terzializzazione.
Verifica di profittabilità
Definizione del costo industriale in trend
In questa fase dell’intervento, viene calcolato il costo industriale del prodotto, scomposto nei suoi elementi di costo variabile e di costo fisso. Gli elementi di costo variabile vengono prelevati dalla distinta base del prodotto e dal ciclo di lavorazione definito. Nel caso di ciclo definito solo a livello prototipale, vengono attuate le appropriate estrapolazioni, in base ad ipotesi di scala. Gli elementi di costo fisso vengono definiti in base alla struttura dei costi ed al piano dei conti presente in azienda. La composizione degli elementi di costo fisso e di costo variabile individua il costo industriale in base alla sua equazione algebrica. L’equazione di costo viene tracciata nel tempo, introducendo le variazioni indotte (da fattori di scala, fattori di ammortamento, fattori di miglioramento progressivo del processo, fattori di invecchiamento degli impianti e tutti gli altri fattori di trend pertinenti, ad esempio le condizioni di acquisto). In base a questa costruzione, viene preparata la curva di andamento del costo industriale nel tempo, tipicamente, per produzioni di serie, per i primi cinque esercizi.
Verifica del margine
La curva di andamento del costo industriale viene sovrapposta alla curva dei ricavi lordi, ottenuta per proiezione dei volumi di vendita e dei prezzi unitari come da Business Plan. Da questa sovrapposizione, emerge il valore del margine lordo proiettato nel tempo, che viene confrontato con la marginalità attesa come da Business Plan.
Validazione prototipale
Verifica di qualità
In questa fase dell’intervento, a fronte della disponibilità di prototipi o prodotti di preserie, il cliente viene supportato nella verifica di:
- conformità generale del prodotto alle specifiche definite, sia in termini di funzioni che di prestazioni;
- verifica di stabilità e verifica di normalità del processo produttivo mediante analisi statistica;
- verifica di capacità del processo produttivo attraverso misura degli indici Cp, Cpk e Cpm.
Checklist di passaggio in produzione
Durante la fase di prototipazione, viene preparata la checklist degli elementi fisici e informativi da approntare per il successivo passaggio in produzione del nuovo prodotto. Ad esempio:
- rapporti di conformità dei prototipi o della preserie (vd. paragrafo precedente);
- elenco dei materiali e relative scorte minime per l’avviamento della produzione;
- elenco delle attrezzature speciali per l’avviamento della produzione;
- piano di produzione e piano di fabbricazione e controllo (vd. paragrafo successivo);
- istruzioni operative per gli operatori della linea e del controllo qualità.
Avvio in produzione
Piano operativo di produzione
In questa fase viene approntato il piano operativo di produzione, che su un orizzonte normalmente di breve periodo (15 gg / 1 mese), rappresenta la sequenza di approntamento di tutti i semilavorati per tutti i reparti, ottenuto per esplosione della distinta base. Il piano operativo di produzione discende direttamente dal piano aggregato di produzione, detto anche MPS (Master Production Schedule) riportato nel Business Plan.
Verifica di qualità in avviamento
In questa fase dell’intervento, viene ripetuta la verifica di qualità eseguita in fase prototipale (vd. paragrafo precedente) con appropriato adeguamento dei valori target per normalità e stabilità del processo e per gli indici di capacità Cp, Cpk e Cpm.
Piano di fabbricazione e controllo
In questa fase viene preparato il piano di fabbricazione e controllo. Il piano di fabbricazione e controllo rappresenta la sequenza ordinata delle fasi di lavorazione e di controllo qualità, con:
- la descrizione di ogni fase;
- l’indicazione delle attrezzature da utilizzare;
- l’indicazione delle istruzioni operative da utilizzare;
- l’indicazione dei controlli di qualità da eseguire e rispettive frequenze;
- l’indicazione della strumentazione da utilizzare per detti controlli;
- l’indicazione delle condizioni di superamento dei controlli di qualità;
- l’indicazione delle contromisure da adottare in caso di non conformità.